Vittorio Sgarbi “Piene di Grazia…” (Bompiani) * recensione di Roby Guerra da Asino Rosso.

VITTORIOSGARBI  la critica come volontà di bellezza

Secondo Oscar Wilde (“IlCritico come Artista”), il vero critico è un artista, un poeta. In Italia (e non solo) nessuno come Vittorio Sgarbi, forse ma strumentalmente più celebre come polemista e dandy moderno, incarna questa rara e nobile arte-vita.
Nei suoi libri d’arte, Sgarbi, con incredibile e rarissima quasi fotosintesi.., mixa scienza della critica e poesia pura, archetipale ma dinamica: “una cosa bella è una gioia per sempre” disse il grande poeta romantico John Keats, così  la parola di Sgarbi come artista della critica.
Controcorrente, Sgarbi, come sempre: gioia  e passione, scintillano nella numerose esplorazioni estetiche: mai solo critica colta ed elevata al quadrato, quasi minuetti alla Mozart, per certa sublime leggerezza (e raracomunicazione) espressiva e profonda superficie psicologica eanalitica-sintetica.
Vera e propria arte-terapia contro certa estetica e addetti ai lavori, spesso autisticamente quasi, criptici e morbosamente preda del dolore e della sofferenza incoronati essenza del fare bellezza, con focus a una dimensione, più pertinenti alla psicologia, semmai.
Malinconia e disperazione, il tragico della vita umana, naturalmente attraversa la dimensione umana, dell’artista forse in particolare: ma logica del senso dell’arte stessa è trasformare le lacrime in meraviglia, come fa Sgarbi… CONTINUA SU: http://lasinorosso.myblog.it/archive/2012/03/28/vittorio-sgarbi-piene-di-grazia-bompiani-recensione-di-roby.html

*LIBRO “PIENA DI GRAZIA”: http://bompiani.rcslibri.corriere.it/libro/6819_piene_di_grazia_sgarbi.html

Vittorio Sgarbi “Piene di Grazia…” (Bompiani) * recensione di Roby Guerra da Asino Rosso.ultima modifica: 2012-03-28T20:29:35+02:00da zairo-ferrante
Reposta per primo quest’articolo