Peter Schellenbaum: dialogando con un grande pensatore…dall’ultimo numero de “L’Accento di Socrate”

 

È in linea il nuovo numero de L’accento di Socrate www.laccentodisocrate.it

accento di socrate,psicologia,maria giovanna farina,intervista,petr schellenbaumSegnalo un’intervista al cantante Alberto Fortis, allo psicoanalista

Peter Schellenbaum e al filosofo Elio Franzini

E poi ancora interviste a poeti e filosofi, contributi autobiografici, riflessioni filosofiche,

  immagini artistiche e la nuova video intervista.

Un numero ricco per tutta l’estate, arrivederci a settembre!

Peter Schellenbaum ( nella foto scattata durante l’intervista) nasce a Winterthur in Svizzera nel 1939. Dopo sette anni di impegno nel campo teologico, terminato come docente a Monaco, segue la formazione in psicologia analitica presso l’Istituto C. G. Jung di Zurigo dove ha esercitato quale docente, insegnante analista e direttore. Vicino a Locarno ha fondato l’Istituto di Psicoenergetica

 

 

 

Nel suo libro Tra uomini, ed. Red che è stato per me oggetto di studi, lei ha fatto una distinzione sostenendo che l’omosessualità non è una malattia ma che alcuni omosessuali sono “malati”. Specificando: alcuni sono fissati e non integrati, l’omosessuale fissato è quello che non riesce a vivere una relazione sentimentale con un partner ma è sempre alla ricerca di un nuovo uomo. Nella speranza cambia numerosi e continui partner senza trovare ciò che sta cercando. Dopo tanti anni dalla pubblicazione di questo libro come vanno le cose ora?

 

 

La mia esperienza continua ed è importante ribadire anche sulla base di questo libro che l’omosessualità in sé non è una malattia: questo è importantissimo. Tanti, che avendo letto il mio libro, hanno incominciato a dire “Ah, lei di nuovo torna a fare questa distinzione. Non bisogna fare queste distinzioni”. In realtà anche nel libro parlo dell’eterosessualità fissata, pensiamo a Don Giovanni, a Casanova

 

 

Forse non l’hanno letto bene

 

Sì, non lo hanno letto bene, ma secondo i loro complessi… Questa distinzione vale sempre, ci sono tanti individui tra gli omosessuali ancora fissati, ma ho l’impressione che ce ne siano meno forse in rapporto ai tempi di questo libro. Oggi per gli omosessuali le cose stanno cambiando un po’ in tutta Europa anche dal punto di vista sociale

 

Cosa pensa del coming-out, la dichiarazione pubblica delle propria omosessualità? Credo sia da attuare quando ci si sente pronti senza sentirsi obbligati, altrimenti potrebbe essere deleterio. È d’accordo?

 

Sono completamente d’accordo! Soprattutto in Italia e qui in Canton Ticino ho l’impressione che la pressione sociale sia così forte che per tanti è importante tenere in segreto quello che stanno vivendo dentro di loro, altrimenti rischiano la nevrosi perché vogliono essere se stessi, ma allo stesso tempo dipendono dalla società e ciò crea un conflitto. Penso sia importante comunicare la propria omosessualità prima di tutto alle persone più vicine.

**Intervista di Maria Giovanna Farina… continua in esclusiva su: http://www.laccentodisocrate.it/Schellenbaum14.html

 

Peter Schellenbaum: dialogando con un grande pensatore…dall’ultimo numero de “L’Accento di Socrate”ultima modifica: 2011-06-24T10:39:00+02:00da zairo-ferrante
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