Esclusiva Internazionale di Roberto Guerra: Intervista a Rémi Sussan

RemiSussan.jpgRémi Sussan: giornalista e scrittore francese, ha pubblicato, tra l’altro, “Les Utopies posthumaines”, “Ottimizzatore son cerveau”, “Demain les mondes virtuels”. La sua ricerca attraversa in particolare le nuove tecnologie cosiddette NBIC (Nanotechnology, Biotechnology, Information technology and Cognitive science), ovvero le relazioni esistenti tra la scienza e la tecnologia da un lato e movimenti culturali (e controculturali) dall’altro.Più recentemente s’interessa in particolare di certa paradossale futurologia anteriore, quale anticipazione immaginaria delle postmoderne e postumane scienze della previsione sociale, finanche certo neognosticismo scientifico.

D – L’alchimia: cibernetica ante litteram?

REMI SUSSAN “Per continuare riguardo l’alchimia e-o la tradizione ermetica, in generale, penso che sia l’ antenato culturale del transumanesimo sotto diversi aspetti: essa mirava a rendere l’uomo immortale attraverso la pietra filosofale.” E postulava l’immortalità attraverso una base tecnologica, attraverso la conoscenza delle tecniche naturali.

L’ astrologia, se è falsa da un punto di vista fattuale, presupponeva l’esistenza di un naturale determinismo, determinismo che poteva virtualmente essere violato, superato dalla magia: “magia” che corrisponde ai metodi contemporanei dell’ automodificazione o evoluzione autodiretta (la trasformazione delle nostre tendenze naturali per magia era alla base della tecnica di un certo Marsilio Ficino, per esempio).

Certa Tradizione ermetica è anche all’origine di certi progetti tecnologici che animano e caratterizzano oggi, il mondo contemporaneo e la Comunità transumanista in particolare: l’idea della creazione di un uomo artificiale, ad esempio, è presente nella tradizione esoterica occidentale e non solo:

….Nelle speculazioni Cabalistiche attorno alla figura celebre del del golem, nelle teorie alchemiche dell’Homuncolus, per non menzionare l’idea della “creazione degli Dei” dagli uomini, ricorrente nell’ Asclepius; …Si ritrova anche tra i musulmani, l’alchimista Jabir.

La Filosofia ermetica del Rinascimento,in particolare, ispirata dalla Cabala, dalle antiche tecniche dell’arte della memoria e della dialettica di Raymond Lullo ha anche contribuito a trasmettere l’idea del codice come significato magico, tecno-magico: modificando il codice sottostante è virtualmente possibile trasformare l’universo.

Infine, eticamente, spicca un’idea condivisa di questa corrente filosofica: l’idea della dignità dell’uomo (fin da uno dei primi testi squisitamente ermetici primi, appunto l’Asclepius), in quanto capace di trasformare la natura e di trasformarsi, mutare…. (come è il caso nell’orazione per la dignità umana di Pico della Mirandola, fortemente influenzato dall’ermetismo di Asclepius).

Essa- tale Idea- postula l’esistenza di un universo fondamentalmente buono ma imperfetto, in cui si possa accedere con l’aiuto della perfezione umana: questa è l’idea stessa della pietra filosofale, sorta di tecnica evolutiva “spirituale” per accelerare la trasformazione dei metalli in Oro naturale (come si credeva all’epoca).

Questo tipo di idea supera il dualismo caratteristico della mentalità contemporanea che contrappone il culto della natura (che pertanto non deve essere modificata) e una negazione della stessa natura in nome del progresso e della tecnologia: l’idea di trasformare l’ essere umano in parte integrante di un universo, come catalizzatore evolutivo permette di uscire da questo dilemma”.

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Esclusiva Internazionale di Roberto Guerra: Intervista a Rémi Sussanultima modifica: 2010-12-29T11:36:00+01:00da zairo-ferrante
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