Recensione de “Lo sfasciacarrozze”

 

“Lo Sfasciacarrozze”

di Riccardo Raimondo

SFASCIA%20COPERTINA%20LIBRO.jpgA&B, Bonanno Editore

2009Collana: Euterpe

ISBN-13: 978-88-7728-220-0

Recensione Dinanimista di Zairo Ferrante


Lo sfasciacarrozze” è la prima raccolta di poesie del giovanissimo Riccardo Raimondo (1987 Siracusa).

Quando al poeta gli viene chiesto di parlare di poesia la sua risposta è: “Per quanto ne so io la poesia è sempre un atto anarchico, c’è sempre un margine di ribellione in chi compone versi. Perché il verso è qualcosa che sconquassa il linguaggio e lo costringe ad arrivare al limite della sua funzione. Bisogna sfasciarlo dunque questo linguaggio, per farlo poi brillare di nuova vita.

Dal comunicare al supercomunicare”.

Ed in effetti questa sua voglia di “libertà” traspare pienamente nelle sua opera, la si vede nell’impostazione del libro diviso in più capitoli che racchiudono stili completamente diversi tra loro, si va infatti dal neoromanticismo iniziale per arrivare al futurismo passando per un surrealismo puro.

Il libro ha il merito di prendere il lettore per mano ed accompagnarlo nella storia e nell’evoluzione delle avanguardie in modo quasi inconsapevole, facendolo perdere in dei versi che inevitabilmente lo spingono a riflettere, a meravigliarsi ed a ricordare.

Riflettere sull’Anima e sul suo smarrirsi in una società veloce e tecnosviluppata, meravigliarsi per le bellezze che lo circondano ed immergerlo in carnali ricordi di amori passati.

Insomma un’opera completa che mescola sapientemente tecnica, stile e passione.

Un libro da leggere tutto d’un fiato, per non perdere quel sottile filo d’Arianna che lega ogni singolo componimento.

Uno splendido puzzle da mescolare con la propria Anima e da ricomporre in solitudine.

 

 

…L’acid storm parla al chimico industriale

sciamano post-metropolitano,

alchimista newyorkese.

Non credi sia un po’ troppo pretenzioso

tutto questo Potere?

 

La tempesta suggerisce

allo yuppie post-fordista

samurai della borsa, economo alpinista:

Non credi sia un po’ troppo pretenzioso

tutto questo accumulare?

 

Il vento soffia sui campi stanchi,

per strada ronzano solitudini:

calabroni indisponenti.

Da quanto tempo non ascolti il silenzio?

Non sei stanco d’inseguire il tuo stipendio?…(Versi tratti dalla Poesia Giudizi Universali)

 

«[…] oscilla tra prosa poetica e verso. Pratica la prima con ritmi incalzanti,
cercando di assecondare l’ansia del sentimento».

Maurizio Cucchi (LASTAMPA 19/03/2010)

Link sito ufficiale di riccardo Raimondo: http://nuke.riccardoraimondo.net/poesia/tabid/473/language/it-IT/Default.aspx

Recensione de “Lo sfasciacarrozze”ultima modifica: 2010-04-11T11:33:00+02:00da zairo-ferrante
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