Esorcizzare la paura del terremoto non rende tutto più sicuro… questa la lungimirante “riflessione” del futurista ferrarese ROBERTO GUERRA, pubblicata sulle pagine on-line di Ferrara24ore.

Post-Terremoto? Sicurezza Priorità

Le polemiche sono fastidiose in questa fase particolare: tuttavia, appare forse chiaro che a Ferrara prevale quasi l’esorcismo del sisma, anzichè visioni subito fondamentali per il futuro della città.

Quando un Bratti senatore fa interpellanze su bufale ambientaliste (ben spiegate nei siti dei Tecnici- ma scientifici… non da partita doppia come il Governo Monti) o lo stesso Sgarbi pretende l’impossibile dalla parte dei monumenti pericolanti… o certi giornalisti insinuano su geologi di spicco compiacenti con certe multinazionali e così via… alcune considerazioni sono d’obbligo e certo mutamento di rotta- a livello sia politico locale che nell’informazione appare urgente.

La gente stessa deve fare delle scelte: se non fidarsi dei politicanti è azione critica (il terremoto rivela questa luce netta…) non fidarsi della scienza e dei suoi Tecnici diventa un vicolo cieco: per essere sicuri dal terremoto ci vogliono competenze scientifiche e specifiche non le parole dei politicanti o di qualche astrologo. Priorità alla Sicurezza e basta: la cultura non scientifica sia secondaria. Non è possibile conciliare come spesso si desidera mele con pere. E qua si tratta di «salvare» per il futuro immediato una città intera… Per Sicurezza s’intenda – come dicono gli scienziati e come realtà come il Giappone ( anche terremoti 9 non danneggiano gli edifici) dimostrano nei fatti- costruire d’ora in poi a Ferrara con nuove norme anti-sismiche e adattare dove possibile l’esistente. Altrimenti si dovranno abbattere edifici privati e pubblici non sicuri. Significa che ogni residente ferrarese ha il diritto di sapere i dati sulla propria abitazione… Hanno appena fatto un censimento a Ferrara: quindi per via interna- informatica – delegando una apposita struttura (in questo caso ben poco superflua…) per la ricerca dei dati specifici , il Comune può benissimo (e con infinità più rapidità di lasciare ai singoli tale richiesta di dati- ) comunicare ai ferraresi se vivono in case sicure o meno e quindi monitorare sul serio gli interventi da fare il più presto possibile. Interventi per la cronaca meno onerosi di quel che si potrebbe pensare. Il sindaco stesso dovrebbe farsi affiancare per l’emergenza da un tecnico geofisico per consulenza diretta in tempo reale, utilissimo non solo per il terremoto ma anche tacitamente sul piano psicologico per la città intera.

Va da sè alcune azioni complementari dei politici e dei parlamentari ferraresi in sede regionale e nazionale: per reperire le risorse economiche e a seconda dei casi a volte integrare i costi dei singoli cittadini; non ultimo destinare all’università e alla facoltà di scienze naturali e architettura in primis gran parte delle risorse locali prima destinate alla cultura in senso umanistico generale. Discorso analogo di prevenzione e priorità sicurezza anche ovviamente per le aziende…e per tutte le scuole di ogni grado… Deve essere chiara tale priorità anche per la ricostruzione o meglio a Ferrara il rilancio post-terremoto: soltanto una città e fabbricati sicuri garantiscono quella costante azione e attività produttiva necessaria. O ogni scossa significativa bisogna ricontrollare daccapo?

Deve essere chiara tale priorità anche in una città d’arte e turismo: solo la certezza di una città sicura può invogliare i turisti… Certa ansia di ritorno alla Normalità è comprensibile ma rischia di essere un mero esorcismo al di là del fattore rischio… L’attuale classe politica ferrarese è capace di tale mutamento di rotta? Se la risposta è negativa allora passino la mano: il terremoto e alcune sottovalutazioni ben documentate persino a livello universitario dai geologi ferraresi – persino dalla rivista pù prestigiosa della città – dal 1993 al 2010!!! – esigono competenze particolari, anche di carattere «filosofico», uomini di scienza.. Non scherziamo: se a livello nazionale per l’emergenza economica han quasi violato la Costituzione con purtroppo dei PseudoTecnici… la società civile ferrarese è sede di eccellenze universitarie che hanno i requisiti per un Governo locale Tecnico degno di questo nome per l’emergenza post-terremoto. Perchè gli scenari anche tranquillizzanti per Ferrara sembrano confermare le primissime previsioni degli scienziati: uno sciame sismico lungo, mesi, forse persino anni. Come nel 16° secolo quando

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Esorcizzare la paura del terremoto non rende tutto più sicuro… questa la lungimirante “riflessione” del futurista ferrarese ROBERTO GUERRA, pubblicata sulle pagine on-line di Ferrara24ore.ultima modifica: 2012-06-09T14:57:00+02:00da zairo-ferrante
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