“Ricordati che non sai ricordare” è l’ultima opera del poeta Italo-Argentino Carlos Sanchez.
Un’elegantissima raccolta di poesie in doppia lingua (Spagnolo-Italiano), in cui la libertà stilistica, propria dei Maestri sudamericani, rimarca la voglia d’infinito che viva fluisce dai versi del Poeta. Le parole si rincorrono e si dondolano, incorniciando spaccati di vita quotidiani in cui l’Autore volutamente si perde per ricercarsi e ritrovarsi anche nei ricordi.
Ricordi che non vuole, non può o non sa ricordare.
Un libro in cui vengono sviscerati i più alti “dubbi” dell’essere uomo con classe inaudita, propria di chi è perfettamente in grado di padroneggiare, con enorme serenità, sia il verso che la vita.
Un libro che regala tranquillità nell’inquietudine e che, tra le pieghe delle pagine in assenza di virgole e quindi di “fiato”, nasconde versi incantevoli assolutamente da scoprire.
*VAGABONDAGGIO EFFIMERO
Come una gelatina dorata
filtra dalle mani chiuse
gocciola in questa terra acre
indifferente al drago che si estingue
ai pipistrelli che svolazzano
in controluce di una luna-specchio.
Non si percepisce il canto dei galli
in questa pergamena di silenzi
il trafficare degli insetti
il respiro silenzioso della grande Madre.
Tutto si muove nella quiete
ogni sogno è una realtà nascosta
indicibile
ricorrente.
La clessidra sta rimanendo senza sabbia
il deserto senza miraggi.
Recensione di Zairo Ferrante
*Versi tratti dal libro edito da Lìbrati, per acquistarlo: http://www.librati.it/4DAction/MostraScheda?Codice=978888769195&Pagina=libed/librati.html&IDcontext=-S74320001150933&IDLibreria=libed
Commento di Roberto Lo Presti alla poesia “Calmare un cuore semplice” –01 febbraio alle ore 18.56 Lirica ben proposta con una fluidità e sinfonia ”apparentemente” quieta e dolemente timbrata da passi decisamente,oserei dire, oziosi e lenti …,verso…any way. L’incedere pone atroci e vacue…speranze, attese inutiti,ricche di nien…te e di nulla di definitivo e puntuale. L’orologio mio è fermo , ma la clessidra muove lentissimamente la sabbia come gocce di sangue ,ruotano sul mio cardias , mi manca pur l’ossigeno ,producendomi ,talora,tosse soffocante…-vado avanti ,dovè,perchè ancor quanto…? ah! sì la libertà…ancora freedom…, carsel o libertad…misurata,forse ancor chiusa nel baule di lontane nostalgie vigorose e presenti. L’assenza viva di immagini : strozzanti e danzanti ,muovano più decisi tus pasos tambaleantes di versi …’stracciati’ ,andanti col viento de la soledad. Cammini y respiri il rumor dei tuoi passi,e nelle case illuminatissime …cantano…,vorresti far muchas cosas pero… es mejo el silencio…?- No me chiere nada, non mi aspetto niente da algun,poichè a nessuno devo nulla…neppur un semplice : hola! Il sorriso tarda amargado a salir de mi boca y mis manos vacias…-
LA REDAZIONE